Venerdì 12 dicembre 2025 gli studenti della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica frequentanti il corso di Processi Metallurgici e Innovazione di Prodotto (docente Prof. Mattia Merlin) sono stati in visita presso Fonderia S. Possidonio Srl di San Possidonio (MO). Parte del gruppo Mazzucconi, la Fonderia è leader nella produzione di getti in lega di alluminio per il settore automotive realizzati mediante la tecnologia della colata in bassa pressione.
Durante la visita, gli studenti hanno avuto l’opportunità di seguire un percorso guidato all’interno dello stabilimento ed osservare direttamente le attività tipiche della fonderia di alluminio e di approfondire molti dei contenuti trattati durante le lezioni del corso. In particolare, è stato possibile visitare le linee di produzione di blocchi motore e componenti strutturali del telaio destinati a noti e prestigiosi marchi automobilistici europei.
A partire dalle fasi di fusione e preparazione della lega, il percorso ha permesso di seguire l’intero ciclo produttivo che comprende le operazioni di ramolaggio, riempimento degli stampi, estrazione dei getti, sterratura, lavorazioni meccaniche, controlli radiografici e trattamento termico dei getti.
Si ringrazia il Direttore dello stabilimento, Ing. Roberto Spagnolo, per la cortese ospitalità. Un ringraziamento particolare va inoltre all’Ing. Federico Bin, già borsista di ricerca del Ferrara Metallurgy Group, e all’Ing. Michele Digiesi, per la professionalità e la disponibilità dimostrate nel corso della visita.
Martedì 25 novembre 2025, gli studenti del corso di Processi Metallurgici ed Innovazione di Prodotto della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica e del corso di Controllo Qualità dei Materiali della Laurea Professionalizzante in Tecnologie per l'Industria Digitale hanno avuto l'opportunità di visitare lo stabilimento ASFO di Villamarzana (RO), parte del Gruppo FOMAS.
La visita ha avuto l’obiettivo di mostrare alle studentesse e agli studenti alcune operazioni di deformazione plastica massiva, offrendo una panoramica completa sulla catena di produzione di anelli forgiati, prodotto caratteristico di ASFO. Accompagnati dal prof. Mattia Merlin, dall’Ing. Chiara Soffritti e dall’Ing. Davide Maghini, gli studenti hanno potuto osservare da vicino il reparto taglio dei lingotti, le tradizionali operazioni di forgiatura volte alla realizzazione di sbozzati cavi, la laminazione di alcuni anelli ed il reparto trattamenti termici. Gli studenti hanno inoltre avuto occasione di vedere dal vivo le lavorazioni meccaniche successive alle operazioni a caldo, oltre che le tecniche di indagine non distruttive adottate da ASFO per il controllo dei propri manufatti.
La giornata si è conclusa con un momento di confronto durante il quale gli studenti hanno potuto dialogare con il personale aziendale, porre domande e approfondire aspetti tecnici relativi ai processi osservati. Per l'azienda hanno partecipato Francesca Bonfanti (responsabile del reparto R&D del Gruppo FOMAS), Mattia Diamanti (Quality Aerospace Team Leader), Mauro Farina (HSE Specialist), Mattia Targa (Quality Assurance Team Leader) e Oscar Amato (R&D engineer), che hanno accompagnato il gruppo durante i diversi momenti della visita.
Il Ferrara Metallurgy Group desidera ringraziare vivamente il Gruppo FOMAS, e in particolare ASFO, per la cortese ospitalità e la disponibilità dimostrata nel favorire un incontro diretto tra studenti e realtà industriale. Un ringraziamento speciale va a tutto il personale che ha partecipato attivamente all'organizzazione della visita, accolta positivamente e con entusiasmo da parte degli studenti.
Giovedì 7 novembre 2025, gli studenti del corso di Processi Metallurgici ed Innovazione di Prodotto della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica hanno avuto l'opportunità di visitare lo stabilimento siderurgico NLMK Verona di Vallese (VR).
La visita ha avuto l'obiettivo di mostrare agli studenti alcuni dei principali processi siderurgici riguardanti la produzione dell'acciaio, dalla fase di scelta del rottame e sua fusione, fino alla raffinazione della lega liquida per l'ottenimento della composizione chimica desiderata. Studentesse e studenti, accompagnati dal prof. Mattia Merlin e dal dottorando Ing. Davide Maghini, hanno potuto vedere dal vivo la carica e fusione del rottame al forno elettrico ed hanno inoltre assistito alla laminazione a caldo di un semilavorato in acciaio per l’ottenimento di lamiere a partire da bramme prodotte per colata continua. La giornata si è conclusa con la visita all'impianto dedicato ai trattamenti termici, fondamentali per conferire al materiale le caratteristiche microstrutturali e le proprietà meccaniche desiderate.
Il Ferrara Metallurgy Group desidera ringraziare vivamente il personale di NLMK Verona per la cortese ospitalità. Un particolare ringraziamento è doveroso nei confronti di Mitia Sasso, Matteo Moi, Corrado Giuliani ed Elisa Anselmi che hanno reso possibile la visita, accolta più che positivamente dagli studenti. Il Ferrara Metallurgy Group si dimostra sempre attento a creare una connessione con il mondo industriale al fine di avvicinare studentesse e studenti a realtà aziendali dedicate alla produzione e alla lavorazione di prodotti metallici per svariati settori dell’ingegneria e non solo.
Siamo lieti di annunciare che due nostri giovani ricercatori, Michele Gragnanini e Lorenzo Antonioli, che hanno già contribuito con impegno e passione alle nostre attività scientifiche, hanno ufficialmente iniziato il loro percorso di dottorato di ricerca a partire dal 1 novembre 2025. Questo traguardo rappresenta non solo un riconoscimento del lavoro svolto finora, ma anche un passo significativo verso nuove sfide e obiettivi di ricerca che rafforzano la nostra missione di innovazione nel campo della metallurgia.
Michele Gragnanini concentrerà la propria ricerca sul comportamento tribologico delle leghe metalliche prodotte tramite manifattura additiva, con particolare attenzione all’effetto di trattamenti superficiali e rivestimenti funzionali. L’obiettivo è comprendere come migliorarne resistenza a usura e attrito, per ampliare l’affidabilità dei componenti metallici stampati in 3D e favorirne l’impiego in applicazioni industriali avanzate.
Lorenzo Antonioli si dedicherà allo studio delle leghe di alluminio secondarie, con l’obiettivo di migliorarne il riciclo e le prestazioni meccaniche, sviluppando soluzioni più sostenibili per il mondo della fonderia e favorendo una reale transizione verso processi più circolari e a basso impatto ambientale.
Il Ferrara Metallurgy Group è orgoglioso di accompagnarli in questa nuova fase della loro crescita accademica e professionale. La loro presenza rappresenta un valore fondamentale per il nostro gruppo di ricerca e per l’intero ateneo, contribuendo a rafforzare l’impegno nella ricerca e nell’innovazione nel campo della metallurgia.
Il 31 ottobre scorso, presso il Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Modena, si è tenuto il convegno “Le automobili da competizione FIAT e Alfa Romeo”, organizzato da ASI – Automotoclub Storico Italiano in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia e con il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara. L’incontro ha ripercorso i successi sportivi e i record di velocità ottenuti da FIAT e Alfa Romeo nei primi decenni del Novecento, prima dell’affermazione di Maserati e Ferrari. La presentazione di alcune di queste vetture ha offerto l’occasione per riflettere su come la tecnologia dell’epoca fosse interpretata per raggiungere prestazioni estreme.
Il Ferrara Metallurgy Group ha partecipato all’iniziativa grazie alla presenza del Prof. Gianluca Garagnani, presidente del Centro di studi sulla corrosione e metallurgia Aldo Daccò di Ferrara. Da molti anni il gruppo è coinvolto nell’organizzazione di giornate di studio dedicate alla valorizzazione del patrimonio culturale legato ai veicoli storici, con particolare attenzione all’evoluzione dei materiali metallici e alle tecniche di caratterizzazione metallurgica utilizzate nello sviluppo delle vetture d’epoca.
L’evento ha riunito esperti, docenti e appassionati di ingegneria automobilistica, sottolineando il ruolo della ricerca universitaria nella conservazione della memoria tecnica del motorismo italiano. Un’iniziativa che conferma l’impegno condiviso di ASI, Unimore e Unife nel promuovere la cultura scientifica e storica della meccanica e dei materiali.
Lo scorso 21 ottobre abbiamo ospitato l’Ing. Laura Kukuk, di Kukuk Engineers e riconosciuta a livello internazionale per l’autenticazione tecnica e le perizie sulle auto d’epoca. L’incontro ha aperto un confronto concreto tra ricerca scientifica e tutela del patrimonio motoristico storico, con l’obiettivo di esplorare possibili collaborazioni future.
Al centro del dialogo il ruolo della metallurgia come strumento di indagine non solo dei materiali, ma dei processi produttivi e delle tecnologie costruttive di un’epoca. L’analisi metallurgica può contribuire a individuare incoerenze tra leghe, lavorazioni e trattamenti termici rispetto ai periodi storici dichiarati, supportare restauri realmente conservativi e rafforzare le valutazioni di autenticità.
Resta però una sfida aperta: fino a che punto l’indagine sui materiali può distinguere un componente originale da una riproduzione moderna realizzata con tecniche e composizioni simili a quelle storiche? L’incontro ha ribadito che la risposta non può essere puramente analitica: l’autenticazione più affidabile nasce dall’integrazione tra scienza dei materiali, storia industriale, documentazione tecnica e lettura critica dei segni di manifattura e d’uso.
Per raccontare con maggiore precisione gli sviluppi futuri sarebbe utile approfondire alcuni punti: quali tecnologie di analisi sono state considerate più rilevanti? Sono emersi casi studio specifici? E soprattutto, quale forma di collaborazione si sta delineando con maggior chiarezza: ricerca congiunta, protocolli di autenticazione, supporto a certificazioni o progetti condivisi?
L’incontro ha confermato il valore di un approccio multidisciplinare e ha aperto prospettive concrete per un dialogo strutturato tra ingegneria dei materiali e tutela del patrimonio automobilistico storico. Con qualche dettaglio in più, sarà possibile raccontare in modo ancora più efficace i prossimi passi di questa collaborazione.