Mercoledì 4 giugno 2025, studentesse e studenti dei corsi di Oleodinamica e Pneumatica (docente il Prof. Nicola Aldi) e di Metallografia e Failure Analysis (docente la Prof.ssa Annalisa Fortini) della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica hanno preso parte a una visita didattica presso lo stabilimento ZF Group di Ostellato (FE). L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di offrire agli studenti un’opportunità concreta per osservare da vicino processi produttivi avanzati nel settore della componentistica per veicoli industriali e approfondire le problematiche tecniche connesse al controllo qualità, all’analisi dei guasti e alla progettazione di sistemi oleodinamici e pneumatici. La visita si è articolata in una prima fase introduttiva, in cui i referenti aziendali hanno illustrato l’organizzazione produttiva dello stabilimento, seguita da un tour dei reparti di assemblaggio e collaudo.
Si ringraziano sentitamente il Direttore Tecnico Alessandro Blum, insieme agli ingegneri Umberto Stuppioni, Mauro Ardizzoni e Tommaso Marchi, per la disponibilità, la competenza e la passione con cui hanno condiviso esperienze, conoscenze e spunti di riflessione, contribuendo a rendere la visita un momento formativo di grande valore.
Venerdì 30 maggio 2025 si è svolto, presso l’Aula 4 del Polo Scientifico Tecnologico dell’Università di Ferrara, il seminario dal titolo “Modelling and predicting damage and wear in a Formula 1 engine”. L’evento, organizzato nell’ambito del corso di Metallografia e Failure Analysis della prof.ssa Annalisa Fortini, ha visto come relatore ospite l’Ing. Nicola Terdich, ingegnere di Formula 1.
Il seminario ha riscontrato un ottimo successo ed ha offerto un approfondimento tecnico su metodologie avanzate di modellazione e previsione del danno e dell’usura nei motori ad alte prestazioni. Attraverso esempi concreti e casi applicativi, l’ing. Terdich ha illustrato come l’analisi predittiva e la conoscenza metallurgica siano strumenti fondamentali per garantire affidabilità e competitività nelle competizioni automobilistiche di massimo livello.
Il Ferrara Metallurgy Group ringrazia l’ing. Terdich per la disponibilità e il contributo scientifico. L’occasione ha confermato l’impegno del gruppo nel promuovere iniziative che valorizzino l’interazione tra ricerca, didattica e innovazione industriale, sottolineando la crescente importanza dei modelli predittivi nell'industria moderna.
Venerdì 23 maggio 2025 studentesse e studenti della Laurea Magistrale in Ingegneria Meccanica, frequentanti il corso di Trattamenti Superficiali e Rivestimenti di Leghe Metalliche (docente il nostro Prof. di Metallurgia Mattia Merlin), sono stati in visita didattica presso Remet Sas e G.H.A Europe di Bologna. L’obbiettivo della visita è stato quello di far conoscere a studentesse e studenti un paio di realtà del nostro territorio regionale che, rispettivamente, offrono servizi nell’ambito della caratterizzazione meccanica e microstrutturale di materiali metallici nonché della realizzazione di un trattamento innovativo di ossidazione anodica agli ioni di Ag di leghe di alluminio. I vantaggi più importanti del trattamento G.H.A. sono principalmente legati all’elevata resistenza all’usura abrasiva, e alle capacità anticorrosive e antibatteriche del trattamento stesso, che lo rendono adatto a numerose applicazioni che spaziano dall’industria del packaging, all’accessoristica per il settore della meccanica, del navale e dell’automotive.
Studentesse e studenti sono stati accolti dal personale di Remet con un’introduzione teorica circa le dinamiche e gli aspetti innovativi legati alla tecnologia G.H.A., per poi visitare il laboratorio aziendale destinato all’indagine dei materiali. La visita è poi proseguita assistendo al processo industriale di realizzazione del trattamento G.H.A. nello stabilimento di Casalecchio di Reno. Infine, gli studenti hanno potuto assistere all’esecuzione, da parte del personale tecnico preposto dello stabilimento produttivo, di analisi di tipo non distruttivo (liquidi penetranti e controlli magnetoscopici) su componenti meccanici precedentemente eserciti.
Si ringraziano il titolare Prof. Cicerchia e il Dott. Santandrea per l'accoglienza, la professionalità dimostrata e per tutti gli approfondimenti tecnici e teorici forniti nel corso della visita.
Venerdì 23 maggio si è svolto presso l’Aula 3 del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Ferrara il seminario dal titolo “Progettazione, materiali e trattamenti termici: una visione integrata del ciclo produttivo”, promosso nell’ambito del corso di Metallografia e Failure Analysis della nostra Prof.ssa Annalisa Fortini.
L’evento ha visto la partecipazione dell’Ing. Michele Mazzola e dell’Ing. Nicola Antolini di Pasello Trattamenti, azienda leader nel settore dei trattamenti termici dei metalli, che hanno offerto ai presenti una panoramica dettagliata e applicativa delle strategie di trattamento termico nel contesto produttivo moderno.
Da parte del Ferrara Metallurgy Group, un sentito ringraziamento ai relatori per la loro disponibilità e per i preziosi contenuti condivisi. Il seminario ha rappresentato un momento di confronto molto apprezzato, offrendo stimolanti spunti di riflessione ai partecipanti, rafforzando il legame tra formazione accademica e realtà industriale.
Dal 23 al 25 aprile 2025 si è svolto ad Albufeira, in Portogallo, il convegno Tribology 2025, uno dei principali appuntamenti internazionali dedicati allo studio dell’ingegneria delle superfici, dell’attrito e dell’usura nei materiali.
In questa prestigiosa cornice, il Ferrara Metallurgy Group ha preso parte attivamente con la presentazione del lavoro dal titolo:
“Analyzing areal roughness parameters of ground and superfinished components: toward the description of surface performance”, a cura del dott. ing. Michele Gragnanini, membro del gruppo di ricerca.
Il contributo scientifico, frutto della collaborazione tra la Prof.ssa Annalisa Fortini (anch’essa parte del Ferrara Metallurgy Group), Andrea Fantini e Alessandro Blum, ha approfondito lo studio dei parametri di rugosità areale su componenti lavorati e superfiniti, con l’obiettivo di migliorarne la descrizione prestazionale attraverso un’analisi avanzata delle superfici.
Il lavoro rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione tra mondo accademico e industria, sottolineando l'importanza delle sinergie per l’innovazione nella tribologia e nell’ingegneria delle superfici.